Non solo agricoltura e allevamento: la produzione intensiva di cibo coinvolge infatti anche pesci e crostacei. E tra le cause principali del sempre più deciso impatto ambientale dell’acquacoltura, c’è il tipo di mangime utilizzato. Cosa mangiano infatti i pesci da allevamento? La risposta è quasi sempre: altri pesci.
Una parte sempre più consistente dei pesci presenti negli oceani viene infatti catturata e destinata ogni anno alla produzione di farina e olio, che vengono poi utilizzati negli allevamenti come mangime per branzini, orate o piccoli crostacei. E’ piuttosto evidente che questo sistema non possa rappresentare una soluzione sostenibile. Ma quali possono essere le alternative?
Una parte sempre più consistente dei pesci presenti negli oceani viene infatti catturata e destinata ogni anno alla produzione di farina e olio, che vengono poi utilizzati negli allevamenti come mangime per branzini, orate o piccoli crostacei. E’ piuttosto evidente che questo sistema non possa rappresentare una soluzione sostenibile. Ma quali possono essere le alternative?
Un nuovo studio della Central State University dell’Ohio punta a capire se i derivati di canapa possano rappresentare una nuova e più sostenibile opzione per l’industria ittica, e il Dipartimento di Agricoltura degli USA ha già finanziato il progetto con 10 milioni di dollari.
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News by: Leonardo Dal Pont – Founder Jungle
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